Anche quest’anno il 2 giugno si è svolta in Seminario la giornata dei ministranti diocesana, dal titolo “Fate questo in memoria di me”. È stato un pomeriggio denso di attività e di relazioni: per prima cosa i chierichetti si sono radunati tutti nel salone, per vestirsi per il momento della preghiera e anche per imparare il ritornello dell’inno di quest’anno a sfondo eucaristico, “Li amò sino alla fine”. Successivamente, in una lunga e variegata processione, si sono diretti verso la chiesa al centro del cortile del seminario, accompagnati dal vescovo Antonio Napolioni e dai futuri quattro preti novelli, don Alex, don Andrea, don Claudio e don Jacopo. In chiesa si è poi svolto il momento di preghiera, ispirato dalla lettura del brano evangelico dell’Ultima cena e dei due discepoli di Emmaus, e dalla pagina scritta da San Giustino martire sull’importanza della domenica come ritrovo ecclesiale per la celebrazione eucaristica.
Il vescovo ha quindi proposto una riflessione, in cui ha sottolineato che i primi volti che incontra in una parrocchia siano proprio quelli dei ministranti, sempre allegri e disposti a prendersi l’impegno di servire messa ogni domenica.
Al termine del momento di preghiera, è iniziato il grande gioco organizzato nei grandi spazi del seminario: incentrato sulle figure dei dodici apostoli, era costituito da 11 tappe con vari giochi all’aperto o al chiuso, in cui i ragazzi, divisi su tre fasce d’età, hanno potuto sperimentare un’abilità specifica di ciascun Apostolo e ottenere così un oggetto per apparecchiare una tavola. La tappa finale ha condotto i partecipanti a incontrare la figura di Pietro, celato dietro una porta di cui si doveva trovare la chiave esatta, che celava il premio del gioco: del pane e del vino, segni dell’Amore di Dio che celebriamo in ogni Eucarestia.
È stato poi il momento tanto atteso della merenda, preparata da dipendenti e volontari del seminario, dove ministranti e accompagnatori delle varie parrocchie hanno potuto conoscersi tra loro. Infine c’è stato lo spettacolo portato in scena dal Magico Beru, con l’accompagnamento musicale a cura di don Jacopo, sul tema degli oggetti liturgici attuali e antichi: un bel momento di riposo divertente e allo stesso tempo educante per i ragazzi, che così hanno concluso anche questa esperienza annuale, con l’augurio di rivedersi anche l’anno prossimo, ancora più numerosi.